Luis è morto a 18 anni di appendicite, a Pavia, perché ha avuto paura di andare in ospedale ed essere denunciato.
Era il 2009, l’allora ministro dell’Interno Roberto Maroni parlava in tv di obbligare i medici a segnalare gli stranieri che arrivavano in ospedale senza documenti.
Hassan, invece, di anni ne ha 50, è iperteso e ha il diabete, ma non ha più né casa né lavoro, e dunque nemmeno un medico di famiglia.
Quelli come lui per avere una ricetta devono rivolgersi a uno degli ambulatori stranieri della città di Roma: impossibile o quasi nei mesi più duri della pandemia. Impossibile per chi era senza documenti persino fare un tampone.
La tutela del diritto alla salute per le persone senza documenti ha dimostrato numerose fragilità durante la pandemia.
Abbiamo cercato di raccontarle.